Il colore che evoca di più la Sicilia è l’arancio come il suo frutto più famoso, l’arancia. Il suo profumo inconfondibile, l’olio essenziale che si ricava dalla sua buccia, il colore brillante, dall’arancia è possibile ricavare molteplici benefici come la marmellata di arance siciliane.
Un modo semplice per racchiudere la Sicilia in barattolo è la marmellata di arance siciliane, da regalare agli amici o conservare tutto l’anno.
Gli usi sono molteplici sia in estate che in inverno della marmellata di arance siciliana, può essere la colazione perfetta con una fetta di pane tostata, o essere il ripieno di una torta margherita, può essere la compagna fedele della pasta frolla per una crostata che ha tutto il sapore della Sicilia, può accompagnare formaggi per antipasti o dessert golosi, dare una nota soffice a un gelato.
L’antica storia della marmellata di arance siciliane
La Sicilia è la terra che vanta la storia della marmellata di arance più antica e prestigiosa, nonostante questa sia un alimento famoso in Gran Bretagna e Canada, anch’esse terre famose di arance.
Leggenda vuole che per la prima volta la marmellata di arance siciliane fu cucinata in onore di Caterina d’Aragona che, data in sposa al sovrano d’Inghilterra nei primi decenni del XVI secolo, mangiando marmellata riuscì a superare la nostalgia per la sua terra.
Le marmellate nacquero dal bisogno di conservare le grandi quantità di frutta ricavate dai raccolti stagionali, così da poterla mangiare durante i periodi di scarsità: la presenza di zucchero e la cottura, assicuravano lunghi periodi di conservazione, cosa che diversamente, in epoche prive di sistemi di refrigerazione, sarebbe stato impossibile
Differenze tra marmellata e confettura
La marmellata è un prodotto alimentare a base di agrumi e zucchero dove la percentuale di frutta deve obbligatoriamente superare il 20% e i tipi di frutta devono essere esclusivamente: arancia, limone, mandarino, cedro, pompelmo e bergamotto.
La confettura invece si può preparare con qualsiasi tipo di frutta, o per meglio dire di frutto. Non vi sono regole, libero spazio alla fantasia, si spazia dalla marmellata di cipolle, a quella di carote, maroni oppure aromatizzate con petali di fiori. Non si è quindi soggetti alla stagionalità del frutto, l’importante è usare la polpa in percentuale mai inferiore al 35%.
Le varietà di arance utilizzate per le marmellate
Le Arance Tarocco sono le più pregiate, particolarmente apprezzate dai siciliani e non per la loro polpa molto dolce e succosa, che le rende un prodotto unico e inimitabile. Per la dolcezza del gusto e per il colore vivo questa tipologia di marmellata è bene integrare miele di zagara con peperoncino per un sapore più particolare o mandorle.
Questo frutto si differenzia dalla classica arancia per il caratteristico e particolare gusto amaro della polpa e per la buccia più colorata e più ruvida, quasi rugosa. La polpa dell’arancia amara si presta benissimo alla preparazione di marmellate mentre con la scorza si preparano le scorzette candite d’arancia, i liquori e un olio essenziale dal tipico colore giallo e dal profumo amaro.