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Polline biologico: utilizzo e benefici

La parola polline deriva dal termine latino “pollen-inis” che significa fior di farina, questo termine fu utilizzato per la prima volta dal medico tedesco Valerius Cordus (1515 – 1544) che aveva osservato nell’antere del giglio un rubiginosus pulvisculus, “polvere” che ritrovò poi in altri fiori. 

Andando ancora più indietro nel tempo possiamo notare come il ruolo fecondante del polline in realtà non era ignoto nell’antichità, infatti possiamo trovare una testimonianza di ciò nei bassorilievi del palazzo di Assurbanipal ( 9° secolo a.c ) in cui dei personaggi mitologici, agitando delle infiorescenze maschili, praticano la fecondazione artificiale dei datteri. Questa era quindi una pratica già in uso presso gli assiri. 

Ma, tornando ai giorni nostri, vediamo insieme cos’è, com’è composto, come utilizzarlo e quali benefici apporta il suo consumo.

Cos’è il polline biologico? 

Il polline è una polvere fine composta da microscopici granuli contenuta nell’antera, la parte fertile dello stame, ed è tra le più ricche sostanze che si possa trovare in natura. Il polline biologico viene prodotto nel periodo della fioritura, e viene utilizzato dalle api per la propria alimentazione, oltre alla produzione del miele e della pappa reale.

L’attività di raccolta del polline biologico da parte delle api, detta ape “Bottinatrice”, avviene attraverso dei sottilissimi peli presenti sul corpo, quando questa si posa sulla corolla di un fiore per raccoglierne il nettare. 

L’ape ripulendosi dal polline presente sul corpo e impastandolo con il nettare crea queste piccole palline di forma quasi sferica che trasferisce in apposite cestelle situate nelle zampette posteriori. Tornate nell’alveare depositano queste sfere all’interno di celle inumidite con miele e saliva.  

Composizione

La composizione del polline biologico è ricca di elementi indispensabili all’organismo, tra questi troviamo; 

  • Acqua;
  • Zuccheri;
  • Lipidi;
  • Sali minerali;
  • Vitamine del gruppo B;
  • Vitamine A, C, D, E, K, PP;
  • Enzimi;
  • Proteine;
  • Amminoacidi;
  • Grassi;
  • Carboidrati;
  • Ormoni.

Come utilizzare il polline

Da moltissimi anni ormai il polline viene utilizzato nella medicina naturale come supplemento nutrizionale proprio per il suo ricchissimo contenuto, necessario allo sviluppo e alla crescita dell’organismo.

Viene anche utilizzato per lo più in presenza di patologie di lieve entità tipo stitichezza, costipazione, coliti e infezioni intestinali. Ha inoltre un effetto tonificante e stimolante, garantendo un senso di benessere ed euforia.

Il suo utilizzo nello specifico può essere considerato un ottimo ricostituente generale nei casi di eccessiva magrezza.

Benefici del polline

Al polline si attribuiscono parecchi benefici, alcuni comprovati sia in vivo che in vitro, altri invece di cui molti fanno menzione non si hanno certezze. 

I benefici che possiamo attribuire al polline dopo diversi studi in vitro si nota l’azione energizzante grazie alla presenza di carboidrati, vitamine ed amminoacidi, che donano forza e vigore.

Troviamo proprietà immunostimolanti; il polline sembrerebbe in grado di migliorare le funzionalità immunitarie, oltre ovviamente ad apportare buoni risultati per stitichezzacostipazionecoliti e infezioni intestinali.

Secondo alcuni studi sarebbe utile nella cura della pelle, sembrerebbe dare un aspetto più giovane ed elastico alla stessa, o al controllo del peso, come induttore del senso di sazietà.

Polline bio Racilia

Controindicazioni

Attualmente non sono note interazioni farmacologiche importanti tra polline d’api e medicinali.

Nonostante generalmente sia un integratore sicuro potrebbe scatenare reazioni allergiche, soprattutto nei soggetti sensibili o con un sistema immunitario indebolito.

- La Sicilia a tavola -

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