Il Macco di Fave è il piatto più famoso della tradizione culinaria siciliana. Ogni siciliano ha un ricordo dell’infanzia collegato a questa particolare pietanza molto povera ma dal sapore inconfondibile. Il profumo delle fave secche cucinate in una purea con finocchietto selvatico e pomodoro maturo si riconoscerebbe tra tanti.
Se non ne avrete abbastanza potete friggere quello che resta in piccole frittelle di macco!
Storia antica del Macco di Fave
Il macco di fave siciliano è particolarmente legato all’Agrigentino. Non tutti lo sanno, ma le origini sono davvero antiche e affondano le radici nell’antica Roma. Nella tradizione il macco è un cibo contadino per eccellenza, poiché permette di riempirsi la pancia con poco.
U maccu è strettamente legato alla festa di San Giuseppe, viene preparato tradizionalmente il 19 marzo in tante città della Sicilia. E’ tradizione che i parenti si riuniscano in grandi tavolate e che il piatto principale sia proprio il Macco di Fave.
Macco di Fave
Ingredienti
- 300 g Fave secche sgusciate
- 2 Mazzi Finocchietto selvatico
- 1 Cipolla
- 1 Pomodoro maturo privato di buccia
- qb
Olio d'oliva Evo
Istruzioni
- Mettere le fave secche a bagno nell'acqua e tenerle per almeno 12 ore300 g Fave secche sgusciate
- Tritare la cipolla e dorarla nell'olio, quindi aggiungere il pomodoro a pezzetti, rigirare per qualche minuto, unire le fave scolate e le parti più tenere del finocchietto.
- Coprire d'acqua, salare, pepare e far cuocere con il coperchio per circa due ore a fuoco moderato
- Il "maccu" sarà pronto quando si ridurrà a una purea piuttosto solida.
- Versare nel piatto e concludere con un filo d'olio.